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  • Dati, algoritmi e machine learning. Ecco come prepararsi al futuro del Content Marketing

    29 Novembre 2017

    Secondo una ricerca di Moz, la ricerca di posizioni relative al Content Marketing ha registrato un aumento del 350% negli ultimi 5 anni. La crescita della domanda di figure professionali in questo ambito strategico è guidata dall’esigenza di progettare, sviluppare e gestire nel tempo tutto l’ecosistema di contenuti legati ad un business. Così il ruolo del Content Manager diventa sempre più importante per l’evoluzione di progetti, aziende ed organizzazioni.
    Alberto Maestri, Digital Marketing Manager e docente del Corso in Content Marketing (Formula Online + LAB) di Ninja Academy, ha risposto ad alcune delle nostre domande per comprendere al meglio quali sono le caratteristiche e il ruolo del Content Manager, qual è il futuro e quali sono le prospettive del Content Marketing. Ecco cosa ci ha risposto. Content Marketing

    “È facile creare contenuti! Basta aprire un blog!” Qual è il luogo comune sul Content Marketing che ti trovi più spesso a dover combattere?

    Che i contenuti siano semplici da progettare. Una frase tipica è più o meno la seguente: “Mi sono rivolto a te perché se io impiego un’ora per fare un contenuto, tu ci metti 10 minuti”. Ciò crea un circolo vizioso pericoloso, secondo cui il Content Creator sarebbe semplicemente un fornitore di contenuti a basso costo, il cui plus è quello di fare leva sulle economie di esperienza per raggiungere economie di scala. Questo è il motivo principale per cui credo che per strutturare un buon progetto digitale, occorra in primis partire da formazione ed envisioning: gli strumenti vanno e vengono, le competenze si affinano, ma il mindset è la variabile essenziale per capire l’importanza del digitale e dei contenuti – “liberando” di conseguenza le giuste risorse progettuali e gestionali.
    Content Marketing
    Credits: Depositphotos #64530801

    Quali sono gli errori più comuni nella creazione di una content strategy?

    ​Coerentemente con quanto detto poco fa, credo fermamente che l‘errore più comune sia quello di partire dagli strumenti e dai canali. Al contrario, occorre iniziare con una profonda e adeguata analisi del contesto – in termini di utenti, competitor e contenuti (storie!) generati in rete sul brand – per poi passare alla definizione degli obiettivi (a cui sono legati i relativi KPI e le metriche indispensabili per la valutazione ex post). Partire dal singolo strumento o dal canale porta al contrario a una sudditanza del Content Marketer nei confronti di trend effimeri e mode manageriali, proprio quelle per cui siamo chiamati dai clienti.

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    Parliamo di creatività sui social (pensiamo a Ceres e Taffo). Come si riesce a mantenere sempre lo stesso tono e non scadere nel banale?

    In primis, giocando sulla memoria di internet,  paradossalmente molto breve. Abbiamo a disposizione un archivio di contenuti enorme e storico, ma il content caos – ovvero, la miriade di contenuti che ci bombarda ogni secondo – causa in noi un comportamento da “pesce rosso”: ovvero, dimentichiamo quanto visto anche solo una settimana prima! Ecco che l’ironia di brand come Ceres e Taffo, che in realtà si gioca sempre sullo stesso canovaccio e le stesse dinamiche retoriche, fa sempre ridere. Se iniziassimo a guardare solo le loro comunicazioni, dopo un po’ ne saremmo saturati. Vederle invece in mezzo a tantissime altre comunicazioni fa sì che le apprezziamo sempre come originali, mai banali.
    Content Marketing
    Credits: Depositphotos #132914706

    Tre skill che un Content Creator deve assolutamente avere o affinare

    Curiosità per il mondo, capacità di scrittura e abilità nel distinguere tra trend e fenomeno consolidato.

    Quale sarà, secondo te, il futuro del Content Marketing?

    ​In un recente articolo , Alessandro Giaume ha sottolineato come l’attività del Content Marketer si baserà sempre più sulla centralità di dati, algoritmi, machine learning. Cito un passaggio che spiega bene ciò che intende:
    “Algoritmi e dati possono fornire informazioni sulle operazioni editoriali da farsi, supportando nella scelta dei palinsesti e dei singoli contenuti, individuando quali di questi possano aumentare il traffico verso i siti istituzionali, così come quali siano le migliori modalità di fruizione che li dovrebbero caratterizzare.”
    Tale mutazione segna una profonda discontinuità nel lavoro e nella professionalità legata alle professioni del Content Marketing. Diversi magazine statunitensi stanno già facendo scrivere i propri pezzi da bot e macchine, in funzione dei trend che i software captano come rilevanti in tempo reale. Si tratta quindi di un’evoluzione non solo certa, ma anche prossima. Meglio iniziare a pensare a come evolvere una professione così affascinante.

    Vuoi saperne di più sul futuro del Content Marketing e su come iniziare a pianificare le tue strategie? Partecipa al Corso in  Content Marketing (Formula Online + LAB) di Ninja Academy. Hai tempo fino all’11 gennaio 2018 per approfittare dello sconto early booking sulla formula solo online, oppure fino al 21 marzo 2018 per la formula online +  Lab in aula.