Prima tappa in Vodafone a disegnare strategia, innovazione e tante experience digitali. Seconda tappa dal 2018 in illimitybank per costruire differenziazione attraverso ricerca e design.
Su cosa si basano i miei insegnamenti?
“Design is more than just Design”. La mia fortuna è stata arrivare al design dopo anni di strategia e di esperienza nello sviluppo di nuovi business e di trasformazioni digitali. Questo percorso mi ha permesso di sviluppare un modello di design atipico: oltre ad un sano
orientamento al cliente, attraverso ricerca, prototipazione e test continuo, un modello di design deve riuscire a conciliare anche degli obiettivi di sostenibilità economica, garantire la realizzabilità del progetto ed il prezioso engagement delle risorse umane.
Ecco cosa ho scoperto.
Ho scoperto che la customer experience è l’elemento fondamentale per costruire una relazione con i propri clienti. Ho scoperto che si può sempre creare valore per il cliente; che fare ricerca è sempre utile, che tutto si può prototipare e che tutto si deve testare. Ho scoperto che le persone fanno la differenza, sempre E che il successo arriva quando in azienda, le risorse umane sono messe in condizione di esprimere tutto il loro potenziale.
Cosa ti propongo di nuovo?
Per fare innovazione in una digital company c’è bisogno uno schema di gioco pragmatico, veloce e flessibile. Il Dynamic Design concilia obiettivi di business, prospettiva cliente ed utilità sociale, adattando metodi e strumenti ad ogni contesto aziendale. I designer diventano punto di riferimento per la progettazione di nuove esperienze e per il coinvolgimento di tutte le risorse aziendali in un nuovo modello di co-creazione.
Ti spiego come sono arrivato dove sono oggi.
Non sono un designer nel senso classico del termine. Ho studiato Economia perché non sapevo cosa fare da grande e sono arrivato al Design attraverso un percorso magico: prima la strategia e lo sviluppo nuovi business, poi il lancio di nuovi prodotti ed infine tanti progetti di trasformazione digitale. Dieci anni per scoprire che solo attraverso il Design si può ricercare, creare, analizzare, fallire, sperimentare, crescere. Grazie a questo percorso atipico, nel design metto insieme prospettive diverse: strategia ed execution, visione di business e centralità del cliente, creatività ed analiticità.
Cosa ho capito di questo mestiere?
Per alcuni, fare Design vuol dire rendere belle le interfacce. Per altri vuol dire, disegnare customer journey e attaccare post-it. Per me il design è costruzione di valore: può essere il principale driver nel processo di creazione, innovazione e differenziazione di un’azienda. Può essere il miglior modo per consentire alle risorse umane di disegnare prodotti e servizi più digitali, più rilevanti, più utili, più sostenibili.
Il mio invito personale
“Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito” (Antoine de Saint-Exupéry). Se ti interessa la teoria ma preferisci la pratica, se vuoi stupire i tuoi clienti ma anche raggiungere risultati importanti, se vuoi osservare il passato ma soprattutto costruire un futuro migliore, se ti piace lavorare da solo ma dai veramente il meglio se lavori in team multidisciplinari… allora amerai il cliente ed i suoi problemi, amerai la tua azienda ed i suoi vincoli, amerai il design.
E così, non sarà difficile costruire nuove barche per nuovi meravigliosi mari.
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