Alcuni giorni fa stavo facendo delle ricerche su Google per controllare il posizionamento di un mio vecchio articolo sulla promozione delle app. Ero in giro con la macchina per cui avevo solo il mio smartphone per fare questa verifica. Digito quindi la keyword “promuovere un’app” e trovo con piacere il mio articolo ancora in prima posizione sulla serp di Google.
Tocco lo snippet corrispondente al mio post e lo apro anche per verificarne la corretta visualizzazione da mobile. Dopo aver visto che l’articolo veniva correttamente renderizzato su Chrome, sono tornato indietro sulla serp e ho fatto questa piacevole scoperta:
Guardano lo screenshot qui sopra ti accorgerai che subito sotto lo snippet del mio articolo su Argoserv appare una nuova sezione in grigio con scritto “ricerche correlate“. Prova a fare una ricerca del genere anche tu e dimmi se noti la stessa cosa. Ma di cosa si tratta esattamente? Scopriamolo insieme!
Le nuove ricerche correlate di Google
Siamo abituati a vedere le ricerche correlate di Google in fondo alla pagina dei risultati ormai da tanti anni. Da qualche giorno sembra che il gigante di Mountain View abbia iniziato uno dei suoi a/b test per verificare l’efficacia di un nuovo modo di presentare le ricerche correlate. Infatti non stiamo parlando di una variante delle parole correlate che troviamo in fondo alla serp ma di un miglioramento della user experience da device mobili.
Le keyword correlate che vedi nello screenshot rappresentano una nuova funzionalità che serve, prima di tutto, ad agevolare l’utente che è tornato in serp dopo aver visualizzato un sito ad affinare la ricerca con un semplice tap. Infatti, invece di riscrivere una keyword analoga che ti aiuta a restringere il campo di ricerca o utilizzare gli operatori di ricerca di Google, è sufficiente toccare uno dei riquadri che appaiono subito sotto lo snippet scelto (scorre anche verso destra) per avere una nuova serp magari più vicina alle tue esigenze.
Differenza tra le vecchie e le nuove ricerche correlate
La differenza tra i due set di parole chiave è sostanziale. Nel vecchio caso abbiamo tutte e sole le parole che appartengono allo stesso campo semantico della chiave principale cercata. Nella nuova feature che ho scoperto cercando dal mio telefono, i suggerimenti del motore sono un mix delle keyword correlate e dei contenuti estrapolati dalla pagina che abbiamo aperto e poi abbandonato.
Quindi Google ci sta dicendo che se vogliamo cercare qualcosa di analogo e magari più in linea con le nostre aspettative, dobbiamo necessariamente cliccare su una delle soluzioni proposte. Ci tengo a precisare che questa nuova modalità di presentare query correlate è stata implementata solo su smartphone e tablet. Le ricerche da desktop sono escluse da questa novità.
Come sfruttare le nuove ricerche correlate
Le nuove ricerche correlate da mobile sono informazioni preziose per i SEO specialist e per chi si occupa di seo copywriting. Infatti le parole suggerite non sono altro che keyword che possiamo sfruttare per integrare i contenuti che abbiamo già sviluppato nella pagina posizionata.
Nell’esempio che ho riportato qui sopra si notano subito le parole “marketing per app” e “promuovere app apple store” che io non ho usato nel mio articolo e che costituiscono sicuramente un ottimo suggerimento per rendere i miei contenuti più rilevanti rispetto alla keyword principale.
Facendo swipe verso destra sulla serp di Google puoi visualizzare le altre keyword correlate e noterai che alcune sono identiche a quelle che trovi a fondo pagina mentre altre sono totalmente nuove. È su queste ultime che devi concentrarti per migliorare i contenuti del tuo sito.
Tutte le novità di Google in un unico corso
Quella delle keyword correlate nelle serp mobile è solo una delle novità che stiamo sperimentando su Google dall’inizio dell’anno. Se vuoi conoscere tutte le altre novità dal punto di vista SEO e degli annunci sponsorizzati AdWords, ti consiglio di iscriverti al Corso on demand SEO e SEM Update. In 2 ore ti darò il quadro completo di tutte le news più succose dal punto di vista SEO e degli annunci a pagamento. Ti aspetto! 😉
Questo guest post è stato scritto da Luca De Berardinis, Consulente Inbound Marketing di Argoservdocente del SEO e SEM Update.
Pronto a cominciare?
Il tuo futuro nel digital inizia con un passo. Entra nel Campus Ninja