Ottimizzazione dello snippet: cos’è e perché è importante
14 Giugno 2016
Il primo punto di contatto tra un’azienda e i suoi potenziali clienti si chiama serp, ovvero Search Engine Results Page (pagina dei risultati del motore di ricerca).
La pagina dei risultati di Google (così come degli altri motori di ricerca) è composta da elementi ormai riconoscibili meglio noti come snippet.
Nello snippet ci sono 3 elementi ormai conosciuti a tutti, se non altro nel loro aspetto e soprattutto nella loro funzione.
La parte con il testo più grande si chiama Tag Title (quella su cui possiamo cliccare per aprire la pagina), l’indirizzo sotto il nome del sito e la URL (cioè l’indirizzo della pagina) mentre quella più piccola, in basso, è nota come Meta Description (la descrizione della pagina).
Prima di analizzare nel dettaglio le tre componenti dello snippet facciamo un piccolo passo indietro e cerchiamo di capire qualcosa di più sullo user journey o viaggio dell’utente.
L’utente e il momento zero della verità (ZMOT)
Quando una persona realizza di avere un bisogno, una necessità o un’esigenza, la prima cosa che fa è soddisfarla.Nell’era del Web significa andare su Google e digitare una query (o usare la voce per far prima), ovvero porre una domanda al motore di ricerca esattamente come faremmo con un amico o a un fratello.
Questo momento si chiama ZMOT (Zero Moment of Truth), cioè quel processo che porta l’utente a cercare su Google ciò di cui ha bisogno. Quali sono le sue caratteristiche salienti?
- Avviene online e inizia quasi sempre con una ricerca su Google, Bing, Yahoo!, YouTube etc.
- È in tempo reale, 24 ore su 24, quasi sempre tramite smartphone (il mobile ha superato il desktop). L’utente ha il controllo totale sul processo che lo porterà a trovare ciò che gli serve.
- È un’azione di tipo emozionale: la ricerca nasce da un bisogno e il potenziale cliente fa un investimento emotivo.
Come facciamo per vincere nello ZMOT?
Beh innanzitutto dobbiamo analizzare chi sono le nostre buyer personas (i nostri potenziali clienti), comprendere i loro bisogni ma soprattutto capire quali sono i loro momenti zero. Cosa cercano e come lo cercano?
Da queste due domande possono scaturire tante considerazioni che ci porteranno a delineare nella maniera migliore possibile le reali intenzioni di ricerca che si celano dietro ogni parola chiave.
Ma torniamo a noi e cerchiamo di analizzare bene come catturare le persone nel loro momento zero con uno snippet efficace e accattivante.
Come ottimizzare lo snippet di una pagina web
Come ho detto sopra, sono tre gli elementi che compongono uno snippet ed è su questi che dobbiamo concentrare i nostri sforzi per far sì che Google possa presentare la migliore risposta alle domande dei suoi utenti.
Direi che la prima regola da seguire si chiama coerenza.
Se infatti non c’è coerenza tra quello che scriviamo sullo snippet e ciò che poi l’utente trova sulla pagina, questo tornerà indietro sulla serp di Google alla ricerca di qualcosa di meglio.
Dobbiamo fare in modo che quando l’utente atterra sulla pagina dica “AH! È proprio quello che cercavo!“. Detto questo, ecco qualche indicazione su come ottimizzare Title, URL e Description…
Come ottimizzare il Tag Title
Il title è l’informazione più importante che possiamo dare a Google per descrivere bene il contenuto della pagina che vogliamo posizionare. Ma ci sono alcune regole da rispettare per far sì che questo abbia l’effetto desiderato, cioè quello di aumentare il tasso di clic sullo snippet:
- lunghezza massima 65/70 caratteri spazi compresi
- la keyword principale deve stare all’inizio del title
- deve essere simile o uguale al titolo H1 della pagina
Come ottimizzare l’URL (Uniform Resource Locator)
L’url, cioè l’indirizzo della pagina, contribuisce in misura minore al ranking ma non per questo è meno importante.
Infatti creare url seo-friendly significa avere maggiori chance di posizionare la nostra pagina in cima ai risultati delle ricerche.
Ecco qualche consiglio da mettere subito in pratica:
- l’url deve essere corto, 4 o 5 parole al massimo
- usa al massimo 2 keyword per ogni url
- l’url deve essere leggibile, parlante
Come ottimizzare la Meta Description
Va detto subito che la meta description o descrizione non è un vero e proprio fattore di ranking.
Tuttavia essa contribuisce in maniera decisiva al clic-through-rate, infatti è la parte dello snippet che più di ogni altra può convincere l’utente a cliccare sul risultato.
Lasciare la descrizione bianca significa precludersi delle possibilità importanti per incrementare il CTR.
Google tende comunque a completare lo snippet prendendo i contenuti direttamente dal testo della pagina ma il rischio è quello di avere una frase decontestualizzata e che ha poco senso dal punto di vista semantico. Ecco qualche consiglio per scrivere description che funzionano:
- la lunghezza deve essere compresa tra i 130 e i 150 caratteri spazi compresi
- il testo della descrizione deve invitare all’azione quindi essere persuasivo
- nella parte finale ci deve essere una call-to-action per convincere meglio l’utente
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L’ottimizzazione dello snippet è solo una piccola parte della strategia SEO da mettere in campo per dare visibilità ai prodotti e ai servizi della tua azienda. Ti aspetto al corso online! 😉