In questa intervista a Veronica Gentili, Co-founder di Glisco Marketing, Facebook Marketing Expert e docente del Master in Social Media Marketing di Ninja Academy, capiamo in modo più chiaro a cosa servono e come si utilizzano gli strumenti di Facebook per l’advertising come Business Manager e Pixel e in che modo è possibile preservare la brand safety sul social.
Gli strumenti gratuiti di Facebook per l’advertising
Che cos’è e a cosa serve il Business Manager di Facebook?
«Il
Business Manager è un grande ombrello che serve a
raccogliere, organizzare e gestire tutte le entità e gli strumenti che servono per fare business con Facebook. È
una sorta di gestionale gratuito che permette a brand e agenzie di organizzare gli accessi alle risorse, condividerle e gestire, finalmente, in modo professionale, processi e strumenti».
Che cos’è un Pixel e a cosa serve?
«Tecnicamente non è altro che
una stringa di codice, un frammento di javascript da inserire nelle pagine del sito web, praticamente è
uno degli strumenti più potenti e fondamentali metti a disposizione da Facebook.
Implementando il Pixel infatti è possibile non solo
creare dei pubblici dei visitatori del sito web e raggiungerli con
comunicazioni rilevanti (il cosiddetto retargeting), ma anche
monitorare le effettive conversioni derivanti dalle Facebook e Instagram Ads, grazie agli eventi standard e alle conversioni personalizzate; infine
monitorare le attività del sito con i Facebook Analytics e creare dei
pubblici simili, i cosiddetti
Lookalike, a chi visita il sito o vi fa azioni rilevanti (richieste di contatto, acquisto…).
Insomma, è uno strumento davvero indispensabile!»
Condivisione dei processi e sicurezza
In che modo è possibile coinvolgere i dipendenti in BM? È semplice comprenderne (e farne comprendere) l’utilizzo?
«Per chi non ha dimestichezza con gli strumenti offerti da Facebook per il business, all’inizio il passaggio potrebbe essere non semplice, ma è fisiologico;
tutte le novità necessitano di un certo periodo di tempo per essere comprese e assimilate.
Ai dipendenti va spiegato che la transizione al Business Manager è l’unica possibilità per
rendere i processi più sicuri e per utilizzare strumenti indispensabili per rendere Facebook una risorsa per l’azienda, non ci sono altre strade».
Cosa si intende per Brand Safety? In che modo andrebbe gestita su Facebook?
«Si tratta della possibilità che Facebook offre, attraverso il Business Manager, di
proteggere il brand non mostrandone gli annunci in alcuni siti/app di partner presenti nell’Audience Network attraverso una vera e propria
lista di blocco, ma non solo.
Alla voce “Domini” è possibile fare
una sorta di processo di verifica dei siti che appartengono all’azienda, in modo da poter continuare a modificarne le anteprime dei link nei post pubblicati su Facebook».
Le possibilità di integrazione con l’offline
Davvero oggi è possibile connettere Facebook anche con attività di marketing offline? E come posso farlo?
«Sì, attraverso il
tracciamento degli eventi offline. Va detto però che per riuscire a tracciare come le campagne Facebook e Instagram Ads impattano sulle conversioni online è necessario disporre di un sistema che “passi” i dati a Facebook (come
un CRM o POS) o comunque di una serie di dati che permettano di
matchare le conversioni avvenute con gli utenti che ne sono stati gli artefici.
Ne deriva che ancora sono pochissime le aziende che possono beneficiare di questo strumento, in particolare grossi brand che tracciano attentamente i percorsi di acquisto dei propri clienti».
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